con Luciana |
Le cascate
Angel scoperte per caso nel 1934 da un giornalista
statunitense, sono le più alte cascate del mondo,
nascoste nell'intrico della giungla tropicale.
fotografie di Luciana
Bellina |
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Quando all'inizio del XVI
sec. Amerigo Vespucci scoperse l'isola di Aruba (situata nelle Piccole
Antille) notò che le abitazioni di quegli indigine erano costruite su
zone che con l'alta marea venivano invase dalle acque. La constatazione
colpì il navigatore italiano tanto da indurlo a battezzare Aruba col
nome di Venezuela, come dire Venezietta, Piccola Venezia; in seguito il
nome passò da Aruba alla vicinissima costa continentale. Il nome del
Venezuela deriverebbe così per un puro caso dalla perla dell'Adriatico;
i venezolani però non accettano questa versione e attribuiscono la
definizione del Vespucci non ad Aruba, ma alle capanne indigene del lago
di Maracaibo. Comunque è certo che non solo nelle Antille, ma anche in
vaste zone delle coste sudamericane, la palafitta era conosciuta sin da
temi remotissimi. |
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La
superficie del Venezuela è circa tre volte quella dell'Italia, cioè di
912.050 kmq: è dunque il sesto paese sudamericano come estensione. Da
notare che il Venezuela è l'unico stato sudamericano situato
interamente nell'emisfero settentrionale, anche se la sua parte più
meridionale dista pochissimo dall'equatore.Bagnata al nord dal
mare Caribe e ad est dall' Oceano Atlantico,confina con la Repubblica di
Guyana a est, col Brasile a sud e con la Colombia ad ovest.
E il corso del gigantesco Orinoco a dominare l'intero Venezuela. Navi di
medio tonnellaggio possono risalirlo fino a Ciudad Bolivar, cioè sino a
420 km. dall'Atlantico. Nelle stagioni delle piogge il livello dell'Orinoco
si alza anche di dieci metri (nella parte centro meridionale) provocando
inondazioni in ampi tratti. La maggiore peculiarità del Venezuela
consiste nella cascata Angel (dal nome del pilota
statunitense che per primo riuscì ad atterrare nelle sue vicinanze) che
si trova nelle solitudini dell'altopiano della Guiana e le sue acque
compiono un salto di ben 975 metri. |
Si tratta di una
repubblica federale costituita da 20 stati federati. Un Distretto
Federale, due territori e le Dipendenze Federali. La sua
capitale è Caracas. |
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Caracas
di notte |
C A R A C A S |
Situata nella valle
del fiume Guaire, si è trasformata in pochi anni in una delle capitali
più sontuose e potenti della America Meridionale ed è il centro non solo
politico, ma anche culturale, artístico, industriale e commerciale della
Repubblica. Fondata nel l567 dal capitano spagnolo Diego de Losada con il
nome Santiago de Leon, rango che ha riconosciuto dopo che il
Venezuela ottenne la sua indipendenza nel l829.
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Caracas:
monumento a Simon Bolivar |
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GOLFI
COSTE |
Il Venezuela può essere diviso in
quattro grandi regioni:la prima la costiera dilatata nel mare Caribe e nell'
Oceano Atlantico; nella costiera del Caribe si apre l' ampio "golfo
di Venezuela" il cui fondo comunica con l’esteso lago
interiore di Maracaibo. Altra particolarità notabile e la penisola di
Paraguanà, unita alla terra ferma da istmo basso e arenoso. altri aspetti
da ricordare la penisola di Parà, i golfi di Cumanà, nella sezione
occidentale della cosiddetta penisola, Paria e le numerose "boche"
dei bracci nei quali si divide i fiume Orinocco. |
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In gran parte della costa, la
cordigliera che corre accanto, chiamata "cordillera
de la costa", affonda i suoi
pendii, coperti di foreste nelle acque dell’Oceano e si alza su queste
formando una scontrosa muraglia inaccessibile dal mare che chiude il
passo a chi pretende di entrare. Le insenature sono rare e le poche che
si incontrano di così scarsa profonditá che impediscono l' accesso alle
navi e le spiaggie sono talmente esigue da non permettere
costruzioni, , perchè la foresta avanza fino alle stesse rive del mare.
Dietro questo muro ostile che chiude la costiera per centinaia di chilometri,
vi sono le magnifiche ville dove s’incontrano belle, ricche e tipiche
città, tra cui Maracaibo, Maracay, Caracas, ecc. |
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Baia de Cata) |
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Chi guarda dal mare
e vede tanta sterpaglia e monti altissimi, non può immaginare che
dall’altra parte ci sia una valle bellissima, tiepida e deliziosa.
Questo contrasto è uno dei più notevoli e significativi che
caratterizzano il Venezuela. A una certa distanza dalla costiera sorgono
varie isole, sole o a gruppi come "Los Roques" e quelle
di "Nueva Esparta": Isole Margarita, Cubagua, Coche ed
altre. |
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(Luciana sulla costa
di Isla Margarita) |
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La costiera venezuelana da
Colombia fino alla frontiera della Guayana ex-britanica misura piu o
meno 2.300 km2 di lunghezza. Geologicamente sono parte del paese anche
le isole "Trinidad" y "Tobago", la prima
molto poco distante alla terra venezuelana dalla quale la separano due
stretti. chiamati "Boca del Dragon" e "Boca
de la Sierpe" La parte meridionale avvolge in un certo senso,
il "golfo de Paria" o Golfo Triste, celebre per essere stata
la prima costiera del continente americano scoperta da Cristoforo
Colombo il 1 di Agosto del l499. |
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CORDIGLIERE |
La
seconda regione coincide con le catene montuose settentrionali, sulle
cui falde, ad altezze medie, si presentano le migliori condizioni di
vita. Anche se la regione montuosa settentrionale, coperta in gran parte
di foreste, copre solo il 13 % del Paese, essa ne rappresenta il
cuore, come dimostrato dalla presenza della capitale Caracas |
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La più importante
catena della regione è la Cordillera de Mèrida le cui
vette hanno generalmente un'altezza che si aggira sui 3000 metri, ma che
possono raggiungere, come nel caso del Pico Bolivar, il massimo rilievo
del Venezuela, anche i 5.0002 metri.La regione montuosa comprende
anche altre catene che si riallacciano alla colombiana Cordillera
Oriental. Il limite settentrionale con la Colombia è una
cordigliera strappata alle Andi "la sierra de Perijà."
le cui cime si elevano fino a 2.000 metri, poco esplorate ed abitate da
"indios" refrattari alla civilizzazione. |
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resort isla del
sol |
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MERIDA |

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Capitale dello stato dello
stesso nome, è situata sulle rive del "Rio Chama", una
magnifica valle dove si coltiva in abbondanza caffe, lo
zucchero, il cotone e varietà di frutti. Situata a l600 metri di altitudine
il suo clima è gradevole. La città fu elevata a sede episcopale nell'anno
l777. Anni dopo, nel l8l2, iniziò la costruzione della sua cattedrale:
il famoso obispo Santiago Hernandez Milanes, morto nel terremoto che
distrusse la città nello stesso anno come anche le opere iniziate della
nuova cattedrale. |
Cittá
di nevi perpetue, incastonata nelle cime della "Cordillera Andina"
si distingue per la nobiltà e gentilezza dei suoi abitanti, circondata
da alte montagne e con una esuberante vegetazione, piena di paesaggi che
invitano alla gioia dei sensi e alla riconciliazione con i valori
spirituali. |
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(Merida Los Aleros) |
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La radiante città di
Santiago de los Caballeros di Merida, meglio conosciuta come "Ciudad
de los Caballeros" s’incontra in una splendida valle di
fronte alla Sierra Nevada, ad un' altezza di 1.640 metri ed una
temperatura media di l7 gradi. Piena di
storia, ospitalità e progresso Merida è oggi uno dei centri di
maggiore attività educativa, culturale, artistica e ricreativa del
paese. La prestigiosa "Universidad de los Andes" con
una matricola che supera i 35.000 studenti è e sará il motore
fondamentale dello sviluppo scientifico, umanistico ed economico della
città. |
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Gli aborigeni che hanno popolato
la "Cordillera Merideña" furono gli Timoto-Cuicas,
tribu che apparteneva al ramo culturale Pre-Hispanico Incaico; la
popolazione più evoluta della cultura Pre-Colombiana Venezuelana.
Si dedicarono alla coltivazione delle terre in "terrazas".
Tecnica che si è tramandata di generazione in generazione fino ai
nostri giorni. Consiste nella costruzione nel terreno di ripiani a
scalinate, "Terraze" che evitano l’erosione e
l'impoverimento del suolo.
I Conquistatori che attraversarono l' Amèrica, denominarono nei loro
scritti questa tecnica di coltivazione "andenes"
vocabolo che secondo gli storici ha dato origine al nome di ANDES |
LOS ALEROS (Merida)
Il 28 di Luglio del l984 si è
realizzato il sogno di un creatore d’illusioni, Alxis Montilla, che ha
voluto ricostruire un paese a modello di forme e abitudini dei
loro antenati verso la fine degli anni’30. Los Aleros é un paesino di
8 ettari pieno di sorprese, situato a 2.150 metri sul livello del mare
con temperatue medie di l5 gradi.
Le sue stradinei descrivono i ricordi di un passato andino pieno di
leggende e misteri che in tempi passati furono abitati da gente dei
luoghi, guide esperte, che solcarono le strade in cerca d’avventure.....
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(Cordigliera Andina di
Merida vista dalla teleferica) |
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La teleferica di Merida vanta tre
record mondiali: il tracciato più alto del mondo (con 4.785 m. di
altitudine), il più lungo del mondo (con una estensione di l2,5km) e la
rampa più lunga del mondo, di tre chilometri.
Questa teleferica, unico nel pianeta, ha 4 rampe che portano il
passeggero fino ad una altezza di 4.765 m. sul livello del mare,
superando in altezza i centri urbani più elevati del pianeta. |
Los LIanos
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La
sezione orientale del paese appartiene al "Macizo de la Guayana"
catena di montagne orientate generalmente daa NO a SE che formando una
lunga cordigliera che separa il Venezuela dal Brasile (sierras de
Pacaraima, Parima e Imeri) che iniziano col "Pico Roraima"
(2.8l0 m) nel quale si trovano i confini di Venezuela, Brasile e la
Guyana. La parte centrale del paese è dominio di <Los Llanos>,
pianura erbosa di più di 280.000 km2. di superficie e altezza massima
di 300 metri, originata dalle piene dei numerosi fiumi che l’inondano
in vaste estensioni nella stagione delle piogge.
I Lianos sono coperti di savane, foreste, terreni adatti al pascolo, e
costituiscono la massima risorsa agricola del Venezuela.; però la loro
scarsa e minima altezza ostacola le attività umane. Certe zone dei
Lianos, dove manca il benefico afflusso dei venti, si presentano come
semidesertiche. |
MACIZO DELLA
GUYANA |
La
sezione orientale del paese appartiene al "Macizo de la Guayana"
catena di montagne orientate generalmente daa NO a SE che formando una
lunga cordigliera che separa il Venezuela dal Brasile (sierras de
Pacaraima, Parima e Imeri) che iniziano col "Pico Roraima"
(2.8l0 m) nel quale si trovano i confini di Venezuela, Brasile e la
Guyana.
Alla penetrazione umana in questa zona si oppone l'andamento dei fiumi,
non navigabili, e delle valli, estremamente ripide, oltre alla densità
delle foreste. Ma positiva la presenza di ricchezze idriche e
minerarie (ferro, bauxite, titanio e manganese) |
MARACAIBO |
La
seconda città più importante "La Meca del Petroleo in
Venezuela" con più di 800.000 abitanti. Nel lago di Maracaibo,
s’elevano numerose piattaforme per la estrazione del petrolio.Il ponte
General Urdaneta che attraversa il lago lunghezza l3,6 kilometri
è una delle maggiori opere del suo tipo, nel mondo e permette un rapido
e comodo accesso alla città di Maracaibo.

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